martedì 13 febbraio 2007

balboa... che stallone!


va da se che non mi potevo esimere
non potevo non parlare di cinema in questo blog
quindi ho deciso che ci sarà una sezione di puro cinema
commenterò, i film che vedo
tranquilli tutti per adesso non ne vedo molti
bene... cominciamo

Rocky Balboa
un capolavoro, Stallone é riuscito a fare un capolavoro. non scherzo, quando si tratta di cinema non scherzo mai!
un film può essere tante cose, denuncia o divertimento, fantascienza o poliziesco, drammatico, comico o di azione, ed io amo tutti quanti i modi di fare il cinema. Un buon film é un buon film , qualsiasi genere affronti!
Ma raramente un film potrà essere quello che é Rocky Balboa.
premetto che non sono un fans di Stallone, ne di Rocky ne di Rambo. Ho sempre trovato Rocky 1 e Rambo 1 due gran film, gli altri ... insomma

Buio in sala. incomincia la musica. le famose trombette danno fiato. vanno avanti come intro per un paio di minuti buoni. io comincio ad emozionarmi. e seriamente. per un attimo mi rendo perfettamente conto che quelle trombette le ho sentite da sempre. le ho invocate tutte le volte che andavo a correre, le volte che volevo spaccare la faccia a qualcuno, ogni volta prima di un grande sforzo, di una battaglia da vincere. poi sono cominciati i flash-back delle medie, i poster di rocky a casa di mauro, il liceo, le vacanze, le faccie di compagni, mia madre che non vuole farmi vedere rambo in tv...
e cosi durante tutto il film, ti passa la vita in carrellata, ed é ancora più impressionante per me che non avuto la "fede" di Rocky. ma Rocky fa cosi parte della storia del cinema e della nostra storia che é uno di noi, é il tuo vicino di casa, uno zio lontano di cui hai sempre sentito raccontare le mitiche storie e visto le foto, é il fratello maggiore che tutti avremmo voluto avere. e quando lo vedi li sullo schermo te ne accorgi subito che é lui!
Rocky ha trent'anni io ne ho trentatré, siamo coetanei, siamo cresciuti immersi negli stessi valori, magari non condividiamo proprio gli stessi, ma abbiamo attraversato la stessa storia. Ne avremo un giudizio diverso ma meglio, viva il pluralismo, almeno al cinema... (ci sono cascato non volevo parlare di p.....ca)
Stallone ha creato un vero mito del cinema e con questo sesto capitolo é riuscito a consacrarlo nel cuore di tutti, di chi lo ha seguito e di chi ha creduto, come me, di non seguirlo. Rochy é una colonna portante del cinema, oggi é indiscutibile.
Il cinema deve farti sognare, e Rochy ci riesce!
Rocky non ha bisogno di troppi effeti speciali se non di qualche schizzo di sangue, lui cammina con noi, con la nostra storia, non deve essere invecchiato perché Sly é invecchiato con lui. si é anabolizzato i muscoli sessantenni insieme a Rocky, hanno deciso di farlo insieme, come insieme hanno deciso tutta la loro carriera. Vedere quei muscoli stereodizzati e venosi accompagnati da quella voce cavernosa, su di un viso liftato e invecchiato é emozionante. SLy é l'Orlan del cinema, pronto a immolare il suo corpo.
Rocky Balboa é un'omaggio al cinema, perché é un omaggio dell'autore al suo personaggio. Sly consacra la sua creatura. Ma la sua creatura é lui stesso, ed il racconto di Balboa é quanto di più autobiografico possiamo vedere al cinema, dopo 8 e mezzo. Rocky si confessa ha ancora delle cose da dire, ci dice che vuole liberarsi, a suo modo... combattendo. Rocky offre così la possibilità al suo autore di brillare ancora una volta, di poter dire all'americana "vedete, non sono finito!? sono ancora qui!". Cosi facendo Sly da un accorato addio a Rocky e gli regala una fine degna di uno stallone, e anche se non ce lo dirà mai, in fondo a se, sa di dire addio anche alla sua carriera. Una carriera incredibile, iniziata a trent'anni fa con un copione dettato alla sua compagna in quattro giorni e con l'oscar, ritirato in smoking e camicia aperta su una t-shirt grigia. Rimasto nella storia come il peggiore dei vestiti alla consegna della mitica statuina. Ma allora Sly, non aveva un soldo in tasca e quello smoking lo prese con un pugno di dollari, bassa qualità e un pessimo papillon che salta sotto la pressione delle vene taurine di uno stallone emozionato. E per darsi un tono decide di allargare il colletto alla John Travolta, un disastro che gli da un accentuato carattere da vero italo-americano. Ma il cinema é cosi, crediamo di controllare tutto e invece non controlliamo niente!
Lo so che ci riproverai con Rambo, ma non sarà lo stesso.

Sandy adesso te lo posso dire, lo so che hai pianto durante il film... anch'io!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

No, mi chiedevo...
Ma quanti anni avrà mai Rochy?????

Anonimo ha detto...

....Poi pensavo....
Monotono però, questo blog!! ;-)

ierioggidomani ha detto...

perché monotono?

Anonimo ha detto...

Perchè è spento...
dovresti cambiare "template"...
Per esempio ;-)

Hari Seldon ha detto...

Allora nono stato il solo a piangere. Se ti va leggi qui.