lunedì 14 gennaio 2008

io sono la leggenda

certo sembrerebbe un po presuntuosa come maniera di riprendere a scrvere su di un blog che da tempo si è trascurato.
ma inquesto caso la leggenda non sono io... ma will smith.
il titolo del post è preso in prestito dal suo film... che di per sè non vale tanto.
non mi dilungo nelle svariate citazioni ma sottolineo solo che avere annerito charlton heston, noto razzista, può essere anche una trovata piuttosto carina - immagino quanto gli avrà fatto girare i maroni al vecchio heston - ma tirate lesomme non capisco proprio il proposito del film, creare un remake post moderno con interazioni mirate di citazioni precise??? insomma lo consiglio solo per qualche virtuosimo digitale quale NY deserta e invasa dalle erbacce econ gli "armaletti" dello zoo in libertà e ritornati "sarbaggi".
ma se ho presto il titolo in prestito non é per parlare del film ma di noi.
noi e le nostre credenze. noi e le nostre incoerenze. noi e il nostro mondo.
tutti noi vorremmo essere una leggenda, tutti noi vorremmo essere l'eroe, il protagonista.
non lo so se tutti noi vorremmo questo. ma sembrerebbe che la tendenza sia questa.
e quando ho letto il titolo quel "io" mi conferma questa tendenza. una leggenda non si racconta in prima persona ma sempre in terza. é necessario per ingranare la lunga marcia della leggenda. nessuno puàò definirsi una leggenda, a meno di non voler cadere nel patetico o nell'autoironia.
almeno questo è quello che credevo...