nel mese passato ho elaborato una serie di argomenti che potevano essere dei bei post, belle riflessioni.
non avendoli postati quello che rimane sono forse le cose che si mi hanno più collpito ma che sicuramente mi toccano di più: civismo e ambiente.
ieri per esempio ero a cefalù, e maledizione non asvevo la macchinetta fotografica e il cell era scarico ma c'era un capolavoro da immortalare, anche meglio del genio della pista!
si tratta del genio del parcheggio e spero di ritornare e fare le foto, vi prometto dell'incredibile!
ad ogni modo cercherò di riproporre il meglio delle riflessioni passate.
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lunedì 29 giugno 2009
pardon...
... beh si ai lettori che mi seguono regolarmente.
ho avuto un momento di allontanamento, ma ormai ho capito che fa parte dell'essere blogger, o del mio essere blogger, avere un periodo di stati e saturazione dal proprio blog.
non che non vuoi più scriverlo, anzi, in questo mese ogni giorno persavo ad un argomento interessante, e solo che poi la sera non c'hai voglia sopraffatto da una giornata.
che poi è uguale adesso, e solo che la sera sempre sopraffatto dalla solita giornata, trovi il tuo blog come un momento tuo, di libertà, uno sfogo, una porta aperta
quindi ricomincio
state attenti
ho avuto un momento di allontanamento, ma ormai ho capito che fa parte dell'essere blogger, o del mio essere blogger, avere un periodo di stati e saturazione dal proprio blog.
non che non vuoi più scriverlo, anzi, in questo mese ogni giorno persavo ad un argomento interessante, e solo che poi la sera non c'hai voglia sopraffatto da una giornata.
che poi è uguale adesso, e solo che la sera sempre sopraffatto dalla solita giornata, trovi il tuo blog come un momento tuo, di libertà, uno sfogo, una porta aperta
quindi ricomincio
state attenti
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venerdì 22 maggio 2009
il senso di una ricetta medica ...
ieri ho litigato con un farmacista.
non è stata una cosa edificante, anzi è stato come umiliarsi da solo. un autoflagellazione morale. ma forse necessaria.
21.30, scendo da casa e vado nella mia solita farmacia di turno. devo prendere un medicinale per il quale serve la ricetta medica, ma non quella rossa quella su carta bianca.
il farmacista non è quello che c'è sempre, che mi conosce. ed io non ho la ricetta, quindi gli chiedo se cortesemente può darmi la medicina e che l'indomani avrei provveduto a far vedere la ricetta.
il farmacista dice di no, ed io insisto spiegandogli che i suoi colleghi mi conoscono bene e che è già capitato altre volte...
"altre volte?? ah dunque lei è recidivo, lei mi sta raccontando una cosa che peggiora la sua situazione, le ho detto che non le posso dare nulla!"
il tono è da perfetto stronzo, ma quello che dice è lecito, quindi insisto ancora un pò, provo a fargli capire che semplicente per l'atto formale avrei provveduto l'indomani ma che lo stecco prodotto mi era stato già venduto con ricetta in quella stessa farmacia altre volte...
" vada in guardia medica e si faccia prescrivere la ricetta, e poi torna!". parole lecite, percarità. ma tono sempre più stronzo, mi ricordava i commessi parigini... e ho detto tutto.
non mi scoraggio e insisto ancora, quella medicina va presa regolarmente e saltarla annienta la terapia. e lui da farmacista lo sa molto bene!
a quel punto neanche lui non demorde e si chiude ancora più riccio ditro un tono superbo con un "le ho detto no! non insista!"
gli rispondo che insistere e lecito, che non faccio del male a nessuno ad insistere, e che provo solo aottenere un cosa in un modo poco ortodosso, sicuramente, ma che è una pratica consuetudianari a in quela farmacia con i clienti conosciuti.
lui mi redarguisce che un ennesimo no!
mi giro e andandomene gli sussurro con un sorriso che i suoi colleghi sono davvero più simpatici.
a quel punto dice che si aspettava quella risposta, cafona!
io penso adesso non è più nel lecito, mi ha dato del cafone, quindi gli chiedo "prego?? cafone a chi???" lui incalza dicendo che è da cafoni insistere.
"no!!! io non ho offeso nessuno, e lei mi da del cafone??? sa che le dico lei è un perfetto stronzo!"
mi ridà del cafone, gli rido dello stronzo.
salgo in macchina e me ne vado via.
guidando verso la guardia medica, soffro una strana sensazione di fuori posto, di sgradevole, di caduta di stile e penso ma che cazzo ho fatto. è vero era uno stronzo ma perché scendere al suo livello.
posteggio davanti la guardia medica, scendo dall'auto e mi diriggo dalla dottoressa di turno. lei mi guarda interrogativa. io le dico prendo questa medicina, l'ho terminata e adesso ho bisogno della ricesta per acquistarla. le mi guarda in silenzio, prende il foglietto con il nome della medicina, scrive la ricetta, mi chiede come mi chiamo, mi fa firmare al contrario su uno schedario, mi dà la ricetta. la ringrazio le chiedo una farmacia di turno aperta, mi risponde " ce n'è una qui all'angolo!". attonito me ne vado via.
salito in auto penso, adesso torno dallo stronzo, mi metto un sorrisetto odioso e mi faccio dare la medicina, a costo di chiamare la polizia!
poi rifletto, e mi dico: ma che senso ha una ricetta medica, data senza controllo fisico, senza avermi chiesto i documenti e senza conoscermi... che cazzo di senso ha???"
nessuno.
proprio nessuno.
e lui era proprio un stronzo.
non è stata una cosa edificante, anzi è stato come umiliarsi da solo. un autoflagellazione morale. ma forse necessaria.
21.30, scendo da casa e vado nella mia solita farmacia di turno. devo prendere un medicinale per il quale serve la ricetta medica, ma non quella rossa quella su carta bianca.
il farmacista non è quello che c'è sempre, che mi conosce. ed io non ho la ricetta, quindi gli chiedo se cortesemente può darmi la medicina e che l'indomani avrei provveduto a far vedere la ricetta.
il farmacista dice di no, ed io insisto spiegandogli che i suoi colleghi mi conoscono bene e che è già capitato altre volte...
"altre volte?? ah dunque lei è recidivo, lei mi sta raccontando una cosa che peggiora la sua situazione, le ho detto che non le posso dare nulla!"
il tono è da perfetto stronzo, ma quello che dice è lecito, quindi insisto ancora un pò, provo a fargli capire che semplicente per l'atto formale avrei provveduto l'indomani ma che lo stecco prodotto mi era stato già venduto con ricetta in quella stessa farmacia altre volte...
" vada in guardia medica e si faccia prescrivere la ricetta, e poi torna!". parole lecite, percarità. ma tono sempre più stronzo, mi ricordava i commessi parigini... e ho detto tutto.
non mi scoraggio e insisto ancora, quella medicina va presa regolarmente e saltarla annienta la terapia. e lui da farmacista lo sa molto bene!
a quel punto neanche lui non demorde e si chiude ancora più riccio ditro un tono superbo con un "le ho detto no! non insista!"
gli rispondo che insistere e lecito, che non faccio del male a nessuno ad insistere, e che provo solo aottenere un cosa in un modo poco ortodosso, sicuramente, ma che è una pratica consuetudianari a in quela farmacia con i clienti conosciuti.
lui mi redarguisce che un ennesimo no!
mi giro e andandomene gli sussurro con un sorriso che i suoi colleghi sono davvero più simpatici.
a quel punto dice che si aspettava quella risposta, cafona!
io penso adesso non è più nel lecito, mi ha dato del cafone, quindi gli chiedo "prego?? cafone a chi???" lui incalza dicendo che è da cafoni insistere.
"no!!! io non ho offeso nessuno, e lei mi da del cafone??? sa che le dico lei è un perfetto stronzo!"
mi ridà del cafone, gli rido dello stronzo.
salgo in macchina e me ne vado via.
guidando verso la guardia medica, soffro una strana sensazione di fuori posto, di sgradevole, di caduta di stile e penso ma che cazzo ho fatto. è vero era uno stronzo ma perché scendere al suo livello.
posteggio davanti la guardia medica, scendo dall'auto e mi diriggo dalla dottoressa di turno. lei mi guarda interrogativa. io le dico prendo questa medicina, l'ho terminata e adesso ho bisogno della ricesta per acquistarla. le mi guarda in silenzio, prende il foglietto con il nome della medicina, scrive la ricetta, mi chiede come mi chiamo, mi fa firmare al contrario su uno schedario, mi dà la ricetta. la ringrazio le chiedo una farmacia di turno aperta, mi risponde " ce n'è una qui all'angolo!". attonito me ne vado via.
salito in auto penso, adesso torno dallo stronzo, mi metto un sorrisetto odioso e mi faccio dare la medicina, a costo di chiamare la polizia!
poi rifletto, e mi dico: ma che senso ha una ricetta medica, data senza controllo fisico, senza avermi chiesto i documenti e senza conoscermi... che cazzo di senso ha???"
nessuno.
proprio nessuno.
e lui era proprio un stronzo.
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giovedì 26 febbraio 2009
e proprio in quel momento...
ci sono volte che non hai proprio voglia, che non vuoi, che non ti prende,
credo che sia proprio in quel momento che puoi crescere migliorarti e svilupparti altrimenti!
non è facile, lo so.
credo che sia proprio in quel momento che puoi crescere migliorarti e svilupparti altrimenti!
non è facile, lo so.
martedì 4 dicembre 2007
l'impegno di un blog
all'inizio credi che sia semplice e poi piano piano ti rendi conto che non é esattamente così.
che si tratta di un impegno costante e di un impegno vero.
che se non pubblichi e se non "giri" i commenti arrivno sempre più raramente.
un blog é un vero impegno.
per questo non so se lo continuerò ancora.
forse lo chiudo, o forse lo lascio morire da solo...
credo che prima o poi tutti arrvano a questo bivio: continuare o lasciare?
un bivio
siamo sembre difronte ad un bivio
ovvero ad una scelta! o meglio ancora ad una rinuncia!!!
note và!
che si tratta di un impegno costante e di un impegno vero.
che se non pubblichi e se non "giri" i commenti arrivno sempre più raramente.
un blog é un vero impegno.
per questo non so se lo continuerò ancora.
forse lo chiudo, o forse lo lascio morire da solo...
credo che prima o poi tutti arrvano a questo bivio: continuare o lasciare?
un bivio
siamo sembre difronte ad un bivio
ovvero ad una scelta! o meglio ancora ad una rinuncia!!!
note và!
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martedì 9 ottobre 2007
forse si...
forse si.... forse siamo disposti a tollerare anche l'intollerabile. alla fine credo che siamo pronti ad accettare tutto. ad entrare facilmente nel territorio dei compromessi. facili o difficili attraverseremo la linea di demarcazione...
rendersi complici di se stessi difronte agli altri, niente di più, niente di meno!
rendersi complici di se stessi difronte agli altri, niente di più, niente di meno!
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giovedì 20 settembre 2007
wow
non so... la situazione é precaria
molto precaria
le notizie contraddittorie
gli universi paralleli
si naviga in acque non troppo limpide
ma il morale é alto, molto alto
direi alle stelle
molto precaria
le notizie contraddittorie
gli universi paralleli
si naviga in acque non troppo limpide
ma il morale é alto, molto alto
direi alle stelle
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